Franco Conforti, nuovo presidente provinciale ANPI Cosenza sezione "Paolo Cappello" « L’ANPI deve proporsi come soggetto attivo e propositivo per una società che sta cambiando e non in meglio. La Costituzione, nata dalla Resistenza e dall’Antifascismo, dev’essere ora più che mai la nostra bussola. Ciò deve accompagnarsi a una radicale impresa di memoria storica di tutti i compagni e le compagne che 77 anni fa ci hanno regalato la libertà » . Sono parole pronunciate dal nuovo presidente provinciale dell’ANPI di Cosenza sezione “Paolo Cappello”, Franco Conforti , eletto presidente a unanimità nella giornata di giovedì 10 febbraio nel saloncino della CGIL di Cosenza. All'assemblea elettiva hanno partecipato in modalità mista (online e in presenza) i compagni e le compagne che costituiscono il direttivo eletto nel congresso del 22 gennaio. La riunione è stata presieduta dal professore Leonardo Di Vasto , in qualità di "membro anziano" dello stesso direttivo, non
Riccardo De Luca, prima vittima del fascismo a Cosenza (12 maggio 1921) di Matteo Dalena Nel centro di Cosenza, tra via Popilia e il tribunale, c'è una strada intitolata a un giovane studente di cui si è persa o non si ha memoria, ucciso a rivoltellate dai fascisti nel maggio del 1921 . Tutti o quasi tutti conoscono la vicenda di Paolo Cappello , il muratore socialista della Massa, ucciso nel settembre del 1924 il cui omicidio è tuttoggi impunito. Il delitto Cappello - il primo in città dopo la presa del potere del fascismo - ha un fosco precedente (anch'esso impunito) inscritto nelle cronache cittadine come il primo omicidio a marca fascista quando ancora il fascismo "sgomitava" non solo per contare ma persino per esistere . Le politiche del 1921 erano alle porte. Le liste ministeriali liberal-democratiche si preparavano a fare incetta di consensi in una bagarre elettorale dove i voti si compravano come i porci e più delle idee contavano parentami e clientel
Geniale Americo Bruni nasce ad Aiello Calabro il 5 febbraio del 1923. Giovanni e Maria Volpe, i genitori, gli danno il nome del Santo Martire e Patrono del paese , dove Geniale trascorre la giovinezza. Scoppia la guerra e il ragazzo è costretto a lasciare la moglie Ersilia e il figlio Amerigo per arruolarsi dal primo settembre 1942 nell’81° Reggimento Fanteria. Nel mese di luglio del ’43 passa al 52° Reggimento di marcia. Dopo l'8 settembre, da sbandato, non torna in Calabria ma resta a Parma. Qui Geniale matura l'idea di intraprendere la lotta partigiana , dapprima con la Squadra di Azione Patriottica fino al mese di agosto del ’44. Dopodiché diventa “gregario” della 143esima Brigata “Garibaldi” in Emilia Romagna . Il 26 dicembre 1944 viene catturato dai tedeschi . Per salvare i compagni di brigata Geniale si era autoaccusato di aver fatto esplodere un ordigno contro i nemici in fuga. Deportato nel campo di concentramento di Mauthausen , muore “per malattia” il 18 m
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