PARTIGIANI COSENTINI | Quirino (Guerino) Ciardullo





Il 6 giugno ’44 a Busca, a quindici chilometri da Cuneo, un giovane partigiano veniva trucidato dai nazifascisti, dopo aver subito barbare sevizie dai suoi aguzzini. Il suo nome era Guerino Ciardullo e aveva solo ventidue anni. 

Così il giornalista e scrittore Aldo Cazzullo ricorda il giovane partigiano nato a Dipignano il 19 maggio del 1922. Durante la guerra e nel periodo della Liberazione aveva raggiunto Busca, per poi unirsi ai gruppi partigiani dell’11° divisione Garibaldi, 181° Brigata-Piemonte. Il 6 giugno 1944 Guerino viene catturato dalle Brigate Nere. Lo torturano in piazza cercando di fargli rivelare i nascondigli dei compagni di lotta. Ma il giovane calabrese non cede, anzi, secondo testimonianze dell’epoca, sul punto di morire avrebbe espresso con entusiasmo il sostegno a quanti lottavano contro le truppe ancora fedeli a Mussolini e Hitler. Il suo cadavere rimane esposto nella pubblica piazza e poi sepolto in un campo comune. Nel 1956 la famiglia ottiene l’autorizzazione per l’esumazione e il trasporto della salma a Dipignano dove una lapide più recente ne serba il ricordo:

QUI NACQUE GUERINO CIARDULLO EROE DELLA LIBERTA' LA CUI GIOVINEZZA VENNE STRONCATA DALLA BARBARIE NAZI-FASCISTA

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