PRIMO MAGGIO 1924 | "Nulla dura in eterno, e nemmeno il fascismo"

Nulla dura in eterno, e nemmeno il fascismo profetizzava Pietro Mancini dalle colonne della Parola Socialista del Primo Maggio 1924. Il fascismo era allora giovane e violento. La notte del 25 aprile la Camera Confederale del Lavoro di Cosenza veniva saccheggiata e parzialmente data alle fiamme da "certi eroi notturni" che, per dirla con parole dell'avvocato di Malito "dinanzi alla possibilità di un processo si nascondono e tremano" . Il proletariato cosentino era depresso, fiaccato dai continui attacchi della squadraccia La Disperata , che batteva l'asfalto della Massa spezzando arti e seminando paura. In "Dal nemico la salute" il leader, il "Primo deputato socialista delle Calabrie", ricorda alle stanche masse calabresi che proprio in tempo di privazione si riscopre il senso profondo di una festa necessaria a ricercare con lena tenace il lavoratore per svegliarlo dalla sua sonnolenza, fargli guardare il mondo e indirizzar...