PARTIGIANI COSENTINI | Geniale Bruni





Geniale Americo Bruni nasce ad Aiello Calabro il 5 febbraio del 1923. Giovanni e Maria Volpe, i genitori, gli danno il nome del Santo Martire e Patrono del paese, dove Geniale trascorre la giovinezza. Scoppia la guerra e il ragazzo è costretto a lasciare la moglie Ersilia e il figlio Amerigo per arruolarsi dal primo settembre 1942 nell’81° Reggimento Fanteria. Nel mese di luglio del ’43 passa al 52° Reggimento di marcia. Dopo l'8 settembre, da sbandato, non torna in Calabria ma resta a Parma. Qui Geniale matura l'idea di intraprendere la lotta partigiana, dapprima con la Squadra di Azione Patriottica fino al mese di agosto del ’44. Dopodiché diventa “gregario” della 143esima Brigata “Garibaldi” in Emilia Romagna. Il 26 dicembre 1944 viene catturato dai tedeschi. Per salvare i compagni di brigata Geniale si era autoaccusato di aver fatto esplodere un ordigno contro i nemici in fuga. Deportato nel campo di concentramento di Mauthausen, muore “per malattia” il 18 marzo del 1945, poco prima della fine della guerra. A Parma una lapide lo ricorda insieme ad altri compagni di lotta:

Caddero combattendo contro la tirannide fascista per i supremi ideali della Libertà dell'Indipendenza del Progresso sociale.

Nell’immediato dopoguerra viene intitolata a Geniale Bruni la sezione del partito comunista di Aiello Calabro.

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